top of page

Fabio risponde

MB©2025 Crestani Z 2025 - 0875_edited.jpg

 

E’ una nuova preoccupazione ed il rischio di svegliarsi la mattina e trovare l’acqua dentro l’abitacolo della propria automobile diventa sempre più frequente.

Intanto cosa bisogna fare?

E’ importante non tentare di mettere in moto l’auto e non accendere nemmeno il quadro elettrico. Bisogna provare, se possibile, a far defluire l’acqua e chiamare il carro attrezzi.

Ed in che cifre si può quantificare il danno? 

Dipende… a volte l’auto è da buttare ma il più delle volte con poche centinaia di euro si può rimettere in strada il mezzo. 

Ed è possibile assicurare l’auto per l’allagamento?

Si, però bisogna verificare attentamente il fascicolo informativo… la garanzia che copre questa tipologia di danni è la garanzia Eventi Atmosferici ma l’allagamento è spesso escluso.

Dipende quindi dalla compagnia assicurativa, dal prodotto e da eventuali estensioni della garanzia base.1\

Le polizze non sono tutte uguali

Si può assicurare l'auto per l'allagamento?

Cos'è la Rinuncia alla Rivalsa

Intanto cos’è la rivalsa?

La rivalsa è il diritto delle compagnie assicurative di recuperare il risarcimento dall’assicurato.

Ma basta richiedere alla propria compagnia di inserire la clausola di RINUNCIA ALLA RIVALSA per stare tranquilli? ASSOLUTAMENTE NO! 

Facciamo un esempio. Mario è padre di famiglia, il figlio Giacomo, ventenne, esce il sabato sera con gli amici guidando l’auto del padre. 

Mario è tranquillo perché ha espressamente richiesto alla sua compagnia assicurativa di inserire la rinuncia alla rivalsa ed ha anche assicurato un buon massimale RCA e la tutela legale.

Tornando a casa Giacomo sbanda e causa un grave incidente. Il suo amico trasportato si rompe entrambe le gambe ed il bacino.

Escono le autorità. Rilevano che Giacomo ha un tasso alcolemico di 0,9 grammi per litro.

L’assicurazione paga 150.000 € all’amico di Giacomo. Il problema è che la rinuncia alla rivalsa in caso di guida in stato di ebbrezza copre fino ad un tasso alcolemico pari a 0,8.

A mesi di distanza dal risarcimento, a Giacomo e a Mario (il proprietario risponde in solido con il conducente!), arriva una raccomandata chiedendo la rifusione dei 150.000 € pagati.

Questo è un esempio.

La rinuncia alla rivalsa non è solo una clausola On/Off da attivare in polizza. Ma ogni compagnia assicurativa ha le sue regole e le possibilità di rivalsa sono svariate.

Esempi: 

- guida in stato di ebbrezza (con un limite o senza limite?)

- guida sotto effetto di sostanze stupefacenti o sostanze psicotrope (ricordo che ad esempio la positività alla cannabis risulta per più giorni dall’assunzione)

- patente scaduta (la rinuncia alla rivalsa opera entro quanti giorni dalla scadenza?)

- revisione scaduta (idem)

- danni a trasportati in caso di trasporto non conforme (minore senza cintura, seggiolino non a norma ecc…)

-  ecc…

 

E’ quindi sempre opportuno non solo richiamare la clausola nella polizza RCA ma approfondire quali rivalse si intendono derogate ed in che termini leggendo il fascicolo informativo o rivolgendosi ad un professionista.

Le polizze non sono tutte uguali.

L'importanza di fare testamento

Hai fatto testamento?

Immagino di no!

Sai che basta una penna ed un foglio di carta?

Immagino di no!

Molti di noi sono convinti che per fare testamento serva andare dal notaio ed intraprendere lunghe e costose procedure. In realtà è un’azione velocissima, gratuita e molto importante per tutelare la propria famiglia.

L’unica difficoltà è prendersi del tempo per capire cosa accadrebbe ai propri beni in caso di dipartita prematura e come modificare la situazione.

Ci sono delle quote del nostri beni che devono andare obbligatoriamente agli eredi legittimi (QUOTE DI LEGITTIMA) e delle quote che invece possiamo assegnare a chi vogliamo (QUOTE DISPONIBILI). Se non diamo disposizioni riguardo alle quote disponibili le stesse verranno liquidate agli eredi legittimi.

Per questo è importantissimo capire la propria posizione successoria.

Facciamo un esempio:

Luca convive con Silvia ed hanno un figlio di tre anni, Elia. 

Luca ha la casa di proprietà ed una discreta liquidità investita in banca.

Un tragico giorno Luca muore in un incidente stradale. La casa e tutta la liquidità di Luca vanno al figlio Elia e Silvia si trova costretta a passare ogni volta per il giudice tutelare per prelevare la liquidità necessaria al mantenimento di Elia. 

Elia a diciotto anni avrà la piena disponibilità della casa e della liquidità di Luca. Si spera che Elia a diciotto anni sarà responsabile perché volendo potrebbe vendere la casa e spendersi tutti i soldi nel gioco d’azzardo o in droga!.

Se Luca fosse stato previdente ed avesse scritto due righe in un foglio di carta la situazione sarebbe stata ben diversa. Luca ad esempio poteva lasciare il 50% dei suoi beni a Silvia, quindi ad esempio poteva lasciarle l’usufrutto della casa e la massima liquidità disponibile e, ad Elia, la nuda proprietà della casa ed il minimo di liquidità.

 

I fac simili di testo e le indicazioni tecniche su come redigere correttamente un testamento (il testamento deve essere scritto a mano, datato, firmato ecc…) si trovano facilmente su internet (basta digitare sul motore di ricerca MODELLO TESTAMENTO OLOGRAFO).

La cosa migliore per essere sicuri di procedere correttamente rimane comunque AFFIDARSI AD UN PROFESSIONISTA.

E’ importante non solo redigere il proprio testamento ma farlo redigere anche ai propri genitori, proprio per semplificare la futura successione ed evitare contenziosi in famiglia.

 

Ecco in seguito delle tabelle riportanti le quote di legittima e le quote disponibili a seconda che ci sia o meno il coniuge:

 

 

CONIUGE VIVENTE


 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SENZA CONIUGE

 

CONIUGE VIVENTE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SENZA CONIUGE

 

 

 

 

 

Screenshot 2024-06-21 161456.png

Senza Testamento

Screenshot 2024-06-21 162019.png

Quota disponibile da poter indicare in testamento

Screenshot 2024-06-21 162507.png
Screenshot 2024-06-21 162729.png

Come mi tutela lo Stato in caso di invalidità

L’Italia è un Paese che può vantare delle importanti tutele da parte dello Stato nei confronti dei suoi cittadini. 

Diamo spesso per scontato il fatto di ricevere cure gratuite da parte del Servizio Sanitario Nazionale e di ricevere dei sussidi nel caso dovesse capitare una disgrazia.

Purtroppo però, a conti fatti, il fatto di riportare una invalidità può rappresentare una situazione drammatica non solo da un punto di vista fisico ma anche da un punto di vista economico e sociale.

Vediamo quindi, a grandi linee, quali supporti ci darebbe lo Stato in caso di invalidità.

 

Le tutele si dividono in due gruppi: quelle ASSISTENZIALI e quelle CONTRIBUTIVE.

Tutele Assistenziali

Screenshot 2024-06-21 163536.png

Qualunque cittadino italiano con un’invalidità pari o superiore al 75% può contare sull’ INVALIDITA’ CIVILE: 290 € circa per 13 mensilità. E basta. E solo se non percepisce altri redditi.

Se l’invalidità fosse totale si percepirebbe INABILITA’ CIVILE TOTALE: sempre € 290 circa per 13 mensilità ma  è permesso il cumulo con altri redditi.

Se un cittadino non è autosufficiente, quindi ha bisogno di avere assistenza continua, può contare sull’ ACCOMPAGNATORIA: € 520 circa per 12 mensilità

A 67 anni l’INVALIDITA’ E L’INABILITA’ diventano ASSEGNO SOCIALE: € 460 circa per 13 mensilità.

Tutele Contributive

Se il cittadino lavora, versa dei contributi all’Inps o a delle casse professionali. Questi contributi vanno a formare un MONTANTE che è la base sulla quale vengono calcolate le pensioni.

Ecco alcuni esempi di che percentuali del reddito vengono accantonati per costituire i montanti:

Screenshot 2024-06-21 164219.png

…e le tutele quali sarebbero?.

Dipende dalla cassa.

Prendiamo ad esempio l’INPS

PENSIONE DI INVALIDITA’: Se ho una invalidità superiore al 66% l’INPS prende il montante dei contributi e lo moltiplica per il primo coefficiente utile per andare in pensione.

PENSIONE DI INABILITA’: Se l’invalidità è totale e vengo dichiarato inabile a svolgere qualsiasi attività l’INPS mi regala i CONTRIBUTI FIGURATIVI quindi mi versa i contributi fino a 60 e moltiplica il montante generato per il primo coefficiente utile per andare in pensione.

 

FACCIAMO DEGLI ESEMPI:
 

Mario 24 anni studente. Nessuna cassa. Riporta una invalidità del 60%. Nessuna pensione. Invalidità del 80% pensione di 290 euro al mese

 

Luca 46 anni operaio. Cassa Inps. Reddito 28.000 € annui. Montante contributivo di 180.000: Riporta una invalidità del 60%. Nessuna pensione. Invalidità del 80% pensione 600 € al mese. Inabilità totale € 980 al mese. Se anche non autosufficiente € 1.500 al mese

 

Roberta 38 anni artigiana. Cassa Inps. Reddito 30.000 € annui. Montante contributivo di 83.000: Riporta una invalidità del 60%. Nessuna pensione. Invalidità del 80% pensione 300€ al mese. Inabilità totale € 750 al mese. Se anche non autosufficiente € 1.280 al mese

 

E’ importante prendere consapevolezza dei propri numeri per poter integrare, attraverso soluzioni assicurative, le somme necessarie per potersi garantire una tranquillità economica, anche in presenza di una invalidità ed evitare di pesare sui propri cari.

La Tutela Legale nell'auto

Si pensa che la garanzia Tutela Legale serva principalmente ad avere a disposizione un avvocato che si batte per farti avere ragione nel tamponamento che hai subito nella rotatoria della piazza.

In realtà, queste situazioni, vengono per la maggiore gestite dalle compagnie assicurative ed i risarcimenti sono standardizzati secondo criteri oggettivi e a seconda della dinamica, del valore dell’auto ecc…

A cosa serve quindi la garanzia TUTELA LEGALE?.

Questa garanzia è diventata fondamentale con l’entrata in vigore della Legge n. 41 del 23 Marzo 2016 la cosidetta LEGGE SULL’OMICIDIO STRADALE.

Questa legge introduce nel codice penale (art. 590-bis) il reato di lesioni personali stradali pertanto se causo un incidente provocando una LESIONE GRAVE E GRAVISSIMA viene aperto d’ufficio un PROCEDIMENTO PENALE a mio carico.

L’assicurazione RCA paga il danno al danneggiato ma non le spese legali connesse al PROCEDIMENTO PENALE. Per quelle serve la garanzia TUTELA LEGALE.

E’ importante precisare che nella LESIONE GRAVE E GRAVISSIMA rientra un banale infortunio con una prognosi superiore a 40 giorni. In questi casi il responsabile del sinistro dovrà rispondere penalmente della sua condotta in quanto l’incidente è stato frutto della sua disattenzione.

Per fortuna del 1 novembre 2022 con l’approvazione del decreto legislativo che ha dato attuazione alla Legge 134 del 27 settembre 2021 (la cd RIFORMA CARTABIA) le lesioni gravi e gravissime fanno partire d’ufficio il processo penale solo nel caso di circostanze aggravanti come ad esempio l’eccesso di velocità od una inversione del senso di marcia in prossimità di un curva

La procedura penale per LESIONI STRADALI PERSONALI, anche se non parte più automaticamente, può però essere attivata su richiesta della parte lesa.

I procedimenti penali connessi agli incidenti stradali sono quindi frequenti ed è importante sapere che, senza una copertura di tutela legale, le spese necessarie per difendersi nel procedimento penale, vanno pagate di tasca propria.

LE COPERTURE A CARICO DEL PROPRIETARIO E QUELLE A CARICO DELL’INQUILINO

Sei in affitto oppure hai dato un immobile in locazione?

L’aspetto assicurativo non è banale ed è opportuno che sia inquadrato correttamente!

Prendiamo il caso di Luigi che ha affittato il suo appartamento a Stefano.

Nel contratto di affitto è riportata spesso la clausola che obbliga Stefano a stipulare una polizza incendio rischio locativo. Stefano procede con la stipula e, diligentemente porta la polizza a Lugi.

A distanza di un anno un corto circuito del quadro elettrico causa un incendio. Luigi va a bussare alle porte dell’assicurazione e cosa scopre? che non solo non viene risarcito ma deve anche pagare i danni al contenuto di Stefano ed ai vicini di casa. La polizza RISCHIO LOCATIVO paga i danni all’immobile solo se è l’inquilino a causare l’incendio (esempio una pentola dimenticata sul fuoco).

Altro film: Lugi ha assicurato l’appartamento ed informa Stefano che c’è già una polizza sull’appartamento. Stefano, rassicurato non procede alla stipula della polizza rischio locativo. L’anno successivo, il rasoio elettrico di Stefano causa un incendio e causa danni ingenti. L’assicurazione di Luigi paga il danno ma dopo agisce in RIVALSA su Stefano, il quale, non avendo una polizza RISCHIO LOCATIVO deve risarcire di tasca propria

l’assicurazione.

La morale è che esistono coperture assicurative che spettano al proprietario ed altre all’inquilino.

Il proprietario dovrebbe assicurarsi principalmente per:
-  IL FABBRICATO: (con polizza condominiale o con polizza casa) per incendio, eventi atmosferici ecc…

-  IL CONTENUTO: (se di sua proprietà) per gli stessi rischi del fabbricato

- RICORSO TERZI: se l’incendio parte da un vizio del fabbricato e danneggia i beni dell’inquilino ed i vicini di casa

- RESPONSABILITA’ CIVILE DELLA PROPRIETA’ (del fabbricato e del contenuto se di proprietà): se il fabbricato o il contenuto causa un danno all’inquilino o a terzi (ad esempio se si stacca un cornicione)

L’inquilino dovrebbe assicurarsi principalmente per:

- RISCHIO LOCATIVO / RICORSO TERZI: se l’incendio è causato dall’inquilino

- CONTENUTO: se di proprietà

- RESPONSABILITA’ CIVILE DELLA VITA PRIVATA: che copre anche la conduzione del fabbricato (esempio il vaso da fiori che cade).

I RISCHI DI AVERE PERSONALE DOMESTICO

E’ molto diffusa, nel nostro Paese, l’abitudine di avvalersi di personale domestico non in regola: pensiamo alla cd signora delle pulizie che passa 3 ore a settimana a dare una sistemata alla casa, pensiamo alla badante o baby sitter e al pensionato che viene a tagliare l’erba e a sistemare la tapparella per venti euro. Sono amici e conoscenti, non ci farebbero mai causa e se c’è un problema lo sistemiamo tra di noi.

Questo è un modo di pensare diffuso ma presenta una grossa insidia… facciamo un esempio:

Maria si fa aiutare con le pulizie da Giorgia il venerdi’ pomeriggio. Giorgia per togliere le tende cade da una scala e si rompe due vertebre riportando una invalidità. 

Giorgia non vuole mettere nei guai Maria, sono amiche, ma scopre di avere diritto all’indennità Inail anche in assenza di un contratto di lavoro. 

Giorgia non naviga nell’oro e la lesione alla schiena le causa difficoltà e, seppur dispiaciuta, si fa assistere da un avvocato per ottenere il risarcimento Inail: 80.000 €.

Le conseguenze per Maria sono amare. Oltre alle sanzioni dovrà rifondere all’Inail gli 80.000 € pagati a Giorgia.

Ok! allora mettiamo che Maria sia stata prudente ed abbia assunto Giorgia con un regolare contratto, Giorgia toglie la tenda, cade dalla scala, si rompe le vertebre.

Anna è tranquilla giusto? … eh no…

La scaletta dalla quale è caduta Giorgia non era a norma, oppure quel lavoro non andava fatto in quel modo in quanto non rispettava le norme di sicurezza quindi l’Inail cosa fa? 

Paga il danno a Giorgia e poi agisce in rivalsa su Maria.

Ma in conclusione cosa dovrebbe fare Maria per stare tranquilla?. Dovrebbe mettere in regola Giorgia e chiamare la sua assicurazione richiedendo di estendere la garanzia RESPONSABILITA’ CIVILE DELLA VITA PRIVATA in modo da coprire i LAVORATORI DOMESTICI (l’estensione costa pochi euro all’anno!!).

Adesso Maria è un pochino più tranquilla.

Ah … attenzione anche a deliberare nelle assemblee di condominio turni di pulizia fatti dai condomini o cose simili. Il proprietario di un appartamento è considerato terzo rispetto alle parti comuni quindi se Giorgia proprietaria di un appartamento pulisce le scale condominiali e si rompe le vertebre il film è lo stesso. L’unica differenza che al posto di Maria c’è il condominio. 

Contatti

Sede di Dueville

Viale dello Sport, 14

36031 - Dueville

Contatti

0444.360853

  • Facebook
  • Instagram
  • Whatsapp

Orari apertura

Lun

8:30/12.30 – 14.30/18.00 

Mar                  8:30/12.30 - pom. chiuso 

Mer/Ven

8:30/12.30 – 14.30/18.00 

Sab/Dom

Chiuso

©2024 by Crestani Assicurazioni. Creato con Wix.com

bottom of page